Natale è alle porte, e Milano si è illuminata di luci in ogni angolo di strada. Nel cuore della città, nello storico quartiere di Brera, esiste un luogo senza tempo, che in questo periodo diventa ancora più magico: Rigadritto.
Definirlo non è semplice, perchè racchiude tante anime: quella colorata di una cartoleria, quella ludica di un negozio di giocattoli. Ma non solo.
Incontriamo i due proprietari, Giancarlo Naj-Oleari e Roberta De Bernardi, fondatori di quello che, negli ultimi anni, è diventato un vero simbolo della città.
Nasce dal desiderio di creare un negozio che non ci fosse. Io e mia moglie volevamo dare vita a un progetto nuovo, prendendo spunto da alcune realtà virtuose come Fabriano e Feltrinelli, ma "plasmandolo" su di noi.
Abbiamo aperto a Milano nel 2006, il nome l'ha ideato mio figlio Luca, prendendo spunto da un suo righello.
Mi piace definirlo un negozio ludico, con prodotti divertenti che fanno sorridere la gente. Su alcuni nostri clienti ha davvero un effetto terapeutico, sono proprio loro a dircelo. Complice l'atmosfera e, immagino, i nostri prodotti, unici e spesso introvabili in Italia.
Li andiamo a cercare in giro per il mondo, in ogni angolo. Alcuni sono davvero delle rarità, e devo dire che anche la nostra storia (della famiglia Naj-Oleari, ndr) fa tantissimo, a livello di immaginario collettivo di chi visita il nostro negozio.
Assolutamente sì. Rigadritto è senza tempo. Tutti i nostri prodotti rappresentano proprio il concetto di vintage, non stancano le persone, non sono iper-tecnologici. Come diciamo spesso, hanno una loro anima che scalda il cuore.
La maggior parte sono stranieri, arrivano dal Giappone, dalla Francia, dall'Inghilterra. C'è un cliente straniero, per esempio, che ogni anno viene a Milano per la Prima della Scala, e puntalmente visita il negozio.
Sicuramente le palle di Natale, ma anche le boule de neige e i biglietti di auguri che, come diciamo spesso, sono già loro stessi dei regali.
Perché è attirato dalle nostre vetrine, indubbiamente. Ci troviamo in una zona turistica, nel cuore di Brera, e tra luci, oggetti e macchinine, è molto difficile resistere!
Gli americani lo chiamano untouchable marketing. Noi ci definiamo un concept store con una grande identità e, soprattutto, con un'anima.